L’articolo di oggi sarà incentrato sulle cosiddette soft skills e come queste siano fondamentali per chiunque si occupi di marketing digitale (e non solo).

Descriverò questi elementi per quella che è stata la mia esperienza all’interno della mia agenzia (OTO Agency), ma sono certo che quanto viene qui descritto valga e possa essere applicato anche in altri ambiti e aziende.

Hard e Soft skills

In generale, quando si parla di skills ci si concentra sulla parte tecnica, ovvero le competenze tecniche (hard skills).

Il mio percorso di studi da Ingegnere informatico mi ha portato a focalizzarmi fin da piccolo su competenze tecniche.

La scuola e l’università ci incanalano in percorsi di studio incentrati su studi teorici e con un unico obiettivo: la crescita delle nostre capacità tecniche.

Ho capito però, con l’esperienza, che questo non è sufficiente.

Nel mio campo, il marketing digitale, mi occupo di svariati elementi tecnici come, ad esempio, il comprendere come usare al meglio un tool di Facebook, piuttosto che analizzare l’evoluzione di Google e dei suoi strumenti per fare marketing.

Le competenze tecniche sono indispensabili, in un mercato così evoluto se si vogliono realizzare lavori di un certo tipo, le competenze tecniche sono delle basi di partenza su cui poi costruire la propria carriera.

Cosa fa la differenza?

Ma quando tutti studiano molto e sono preparati allo stesso modo, cosa fa la differenza secondo voi?

Le soft skills, esatto, proprio così!

Per migliorare il proprio lavoro, bisogna operare sulle cosiddette “soft skills”, ovvero quelle competenze legate alle proprie attitudini e alla relazione con gli altri.

Le soft skills nel marketing permettono all’individuo di muoversi nel suo ambiente in totale autonomia, di lavorare bene con gli altri e soprattutto raggiungere i propri obiettivi.

Si integrano perfettamente alle hard skills, quelle che ho definito precedentemente con il termine “conoscenze tecniche”.

Quanto sono importanti?

Soft skills e marketing digitale

All’interno di ogni impresa, le soft skills sono di fondamentale importanza. Esse, infatti, garantiscono una migliore efficienza aziendale grazie allo sviluppo di competenze trasversali.

Chiunque, qualsiasi sia il suo ruolo nell’azienda, può lavorare sulle producer skills, cioè sulle abilità di organizzare la propria giornata e di pianificare il proprio tempo, e sulla capacità di ascoltare gli altri.

Raramente si seguono corsi specifici per migliorare le soft skills, è più probabile che queste vengano acquisite nel proprio percorso di vita, prendendo esempio o dietro consiglio di genitori e/o insegnanti.

È però possibile che un’impresa realizzi corsi dedicati all’argomento, come facciamo noi in OTO agency.

Ho deciso di fare questo perché mi sono accorto che queste competenze trasversali hanno un ruolo fondamentale all’interno della mia attività, in quanto migliorano le relazioni, la produttività e l’efficienza di tutta l’azienda.

Prendiamo l’esempio di una segretaria: deve essere sempre in collegamento con tutti i suoi colleghi, saperli ascoltare e capire le loro necessità.

Ancora più lampante è il caso dei dipendenti “operativi”.

Essi devono rimanere in contatto con il resto dell’azienda: per gestire il loro lavoro; ad esempio, devono relazionarsi con l’accounting per la gestione di acquisti e vendite; devono, però anche saper organizzare il proprio tempo per evadere i compiti ricevuti.

Le soft skills sono quindi quelle attività non tecniche che dipendenti e collaboratori svolgono quotidianamente in una giornata lavorativa. Ma anche gli imprenditori hanno tutti i giorni l’opportunità di mettere in pratica le proprie soft skills.

Purtroppo noi imprenditori così come anche i dipendenti, siamo poco consapevoli dell’importanza di queste skills e quando qualcosa non va come dovrebbe si pensa sempre al miglioramento delle competenze o si cerca la causa fuori da se stessi e fuori dall’azienda (mercato, clienti, ecc).

Quali soft skills esistono?

Soft skills e marketing digitale

All’interno di ogni impresa, le soft skills sono di fondamentale importanza. Esse, infatti, garantiscono una migliore efficienza aziendale

Nel suo studio sulla percezione delle Soft Skills nel mondo lavorativo, M.M. Robles definisce le soft skills con il termine “ombrella”, che raggruppa tre categorie principali:

  • abilità della persona
  • abilità sociali
  • attributi derivanti dalla propria carriera

Queste categorie contengono al loro interno differenti abilità, tra le quali le più importanti sono:

  • Abilità nella comunicazione
  • Flessibilità
  • Capacità di lavorare in squadra
  • Gestione del tempo
  • Leadership
  • Abilità personali e interpersonali

Queste competenze sono elementi altamente soggettivi, quindi difficilmente quantificabili e difficili da sviluppare totalmente.

Vi faccio un esempio sulla mia realtà: ho un team di persone altamente preparate, le loro competenze sono estremamente elevate. Tutti oggi lavoriamo e ci formiamo, chi più chi meno, sulle soft skills, perché ne abbiamo capito l’importanza.

Ma in sei anni di agenzia, ho avuto anche collaboratori molto bravi a livello tecnico, ma che non erano in grado di rapportarsi con il cliente o presentavano importanti lacune nell’organizzazione o nella relazione con gli altri.

Questo spesso ha generato diversi problemi all’interno dei progetti, clienti non soddisfatti non per mancanza di competenza, ma per mancanza di ascolto, comprensione, comunicazione, pianificazione.

Come migliorarle in azienda

Lo sviluppo di soft skills permette di migliorare la convivenza tra collaboratori e il rapporto con i clienti, ma anche la vita personale di ogni singolo membro del team aziendale.

Io dedico molto tempo per aiutare i miei collaboratori a lavorare sulle loro soft skills poiché, a mio parere, la scuola raramente prepara in maniera adeguata i ragazzi su queste tematiche.

Non vorrei che prendeste quanto ho detto come una critica all’istruzione, ma sono davvero pochi i casi in cui un professore dà supporto per aiutare gli alunni a lavorare sulle proprie soft skills.

Il processo di miglioramento deve essere una formazione personale (crescita personale), con l’obiettivo di voler raggiungere un obiettivo per sé stessi e non per il valore che questo ha per gli altri.

Prendiamo l’esempio dell’istruzione: quando ho dovuto scegliere quale scuola superiore frequentare, la mia scelta era basata principalmente su come la scuola veniva percepita dagli altri, mentre il fatto che questa potesse realmente soddisfare le mie ambizioni è passato in secondo piano.

Il percorso all’Università è stato invece diverso: incentrato su ciò che volevo veramente fare e sui miei progetti per il futuro. Io ho scelto ingegneria anche se tutti mi dicevano che sarebbe stato complicato.

Questa scelta, l’ho fatta pensando alle elevate competenze che avrei acquisito e potuto rivendere nel mercato del lavoro. Ho studiato per me, per diventare più bravo e competente.

Questo mi ha dato molto, come ho scritto a inizio articolo, è la base.

Ma il mondo del lavoro chiede anche altro. Per questo ho deciso poi di non smettere di studiare, di iniziare a lavorare anche su quelle competenze (non sapevo si chiamassero soft skills) che non vengono insegnate a scuola, ma che sono fondamentali nella vita.

Le soft skills e la crescita personale

Soft skills e marketing digitale

La cosa interessante è che chi inizia a lavorare sulle proprie soft skills, capisce sempre più l’importanza di questo percorso di studi.

Capisce l’importanza del miglioramento personale, perché ha impatti positivi non solo sul lavoro ma anche nella vita: in famiglia, nella coppia, con gli amici.

Un aspetto favorevole nell’apprendimento di queste competenze è la presenza di molti corsi focalizzati proprio su questi argomenti. Ne esistono diversi e questo è un ottimo punto di partenza.

Mi piace citare alcune realtà illuminate, come la Soft Skills Academy, con la quale ho stretto una partnership con la mia agenzia. Se non la conoscete, vi consiglio di dare un’occhiata al loro progetto, in cui si lavora proprio sulle soft skills individuali.

In Soft Skills Academy ho conosciuto persone e ragazzi fantastici; ho trovato un’energia, una vitalità, un’apertura mentale, e una chiarezza di intenti quasi… magiche.

Sono stato così positivamente colpito, da voler far vivere esperienze simili ai miei collaboratori e far loro intraprendere questo percorso di crescita nel campo delle soft skills.

Conclusioni

Ho personalmente vissuto vari problemi in azienda dovuti all’inadeguatezza delle soft skills delle persone con cui lavoravo. Non solo, io per primo ho dovuto e voluto lavorarci, e da quando l’ho fatto tutto sta cambiando.

Il mio percorso di crescita sulle soft skills non si fermerà mai, e sempre più persone in azienda stanno facendo un percorso simile o lo faranno.

Sono infatti convinto che la maggior parte delle problematiche aziendali siano dovute a relazioni non eccellenti tra collaboratori o con i clienti o a inefficienze personali.

Nonostante il nostro Paese sia ricco di eccellenze, per riuscire a far fare alla propria azienda il giusto salto di qualità è importante lavorare sulle soft skills dei propri collaboratori, oltre che sulle hard skills.

È quello che ho voluto fare con la mia azienda e che sono certo apporterà un nuovo fondamentale asset alla vita del mio team.

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