Restyling loghi Firefox, Mastercard, Warner Bros, Instagram, Premier League, Volkswagen

Quante volte dopo il processo di rebranding di un’azienda, magari famosissima (Serie A, Facebook, Volkswagen, Firefox, Juventus, Warner Bros, Mastercard ecc…), vedendo il logo aggiornato, ritoccato o completamente stravolto hai pensato: “wow, eccezionale!”.

Oppure viceversa il restyling del logo ti ha dato una percezione incoerente e fuorviante dell’azienda?

In questo articolo, mi vorrei soffermare sulle caratteristiche che rendono un logo efficace e ti guiderò attraverso i principi e le migliori pratiche su come creare un’identità riconoscibile e iconica del logo.

Cos’è un logo?

Il logo è il volto visivo del marchio, la sua prima impressione nel mondo. Una creazione efficace trasmette il messaggio del marchio, coinvolge i clienti e distingue l’azienda dalla concorrenza. Un logo ben progettato è essenziale per raggiungere gli obiettivi aziendali, dall’aumento delle vendite alla riconoscibilità del marchio.

Perché fare un logo efficace?

Troppo spesso probabilmente, essendo il logo la punta dell’iceberg di quella che è la brand identity di un’azienda e quindi uno dei primi touch point nella Customer Experience di un soggetto verso un’azienda, viene considerato come un elemento che ha la funzione di descrivere l’azienda, così come consideriamo il nome e il payoff.

In realtà dovremmo considerare la funzione e il peso di un logo con la stessa proporzione con cui consideriamo gli altri elementi che costituiscono la base dell’identità di un brand: nome e payoff su tutti.

La funzione di un nome e di un payoff è la stessa di un logo e cioè quella di identificare un brand, suggerendo un’idea, suscitando delle sensazioni e delle emozioni e impregnando la brand identity di un significato ben preciso anche solo attraverso un segno grafico o un determinato colore.

La maggior parte delle persone può identificare un logo eccezionale quando ne vede uno, anche se non sa spiegarne il motivo.

Questo è il problema con cui devono convivere alcuni loghi e i loro autori.

La percezione della qualità di un logo è per lo più soggettiva. L’obiettivo di un logo come definito in precedenza è invece oggettivo.

Possiamo tracciare una serie di caratteristiche che stanno alla base di un processo di studio e creatività per definire l’efficacia di un logo: un logo deve identificare un brand attraverso un linguaggio visivo che sia prima di tutto distintivo, unico, memorabile e adattabile.

via GIPHY

Parole già sentite?

Ok, facciamo un passo oltre e proviamo anche a citare alcune curiose pratiche che possano qualificare un logo. Ricorda però che il design di un logo non è certamente una scienza (thanks god!). Al tempo stesso costituisce un vitale elemento per il successo della brand identity di un’azienda.

1. Quali caratteristiche del tuo logo utilizzeresti per renderlo efficace?

Questo è uno dei test più semplici e tradizionali che possiamo fare per determinare la consistenza di un logo da sempre chiamato “prova di leggibilità”.

Il logo è riconoscibile e leggibile anche quando utilizzato in spazi molto ridotti, come su uno store di App fruito da navigazione mobile?

Questo ci apre la mente anche sulle possibilità di utilizzo dei singoli elementi che caratterizzano un logo, che possono diventare in alcuni casi riconoscibilissimi segni grafici del brand, sostituendosi ai loghi che definiamo ufficiali.

2. Riusciresti a ricreare manualmente a memoria un logo?

Se la risposta è no, come puoi credere che il logo che hai progettato o che ti è stato progettato possa essere considerato memorabile?

Se un logo può essere replicato a mano anche solo attraverso l’uso della memoria e di una matita è sia abbastanza semplice a livello formale sia abbastanza impattante da entrare memorabilmente nelle pieghe del cervello umano.

Hai bisogno di un esempio? Prova con il logo Nike e vedrai che alla fine del tuo schizzo ti sentirai compiaciuto per simularlo abbastanza fedelmente.

Logo Nike

3. Il logo è ben costruito e proporzionato?

Infine proviamo anche a osservare un logo da un punto di vista “tecnico”. Si parla spesso di concetti quali bilanciamento, equilibrio, simmetria, coerenza e proporzioni.

Cosa intendo con tutto ciò?

Intendo che una buona costruzione e appropriatezza di un logo si misura anche attraverso una sua analisi “architettonica”.

Essendo il logo alla base della brand identity di un’azienda, è bene che le fondamenta di questa costruzione siano ben stabili e resistenti. Costruiresti un logo totalmente simmetrico e statico per rappresentare un’azienda di articoli sportivi che basa i suoi valori sulla dinamicità e il movimento? Utilizzeresti un font calligrafico moderno per un nuovo servizio di homebanking? Direi di no J

Per concludere: attraverso questo articolo ho cercato di offrire una serie di punti che permettano di osservare un logo da un punto di vista diverso.

Il concetto di logo è spesso purtroppo bistrattato e trattato superficialmente. Un logo è spesso giudicato secondo un mero gusto estetico personale.

Spero che questi spunti aiutino a dare una nuova prospettiva: meno superficiale e soggettiva ma sicuramente più progettuale e consapevole.

 Qual è la differenza tra logo e logotipo?

I loghi e i logotipi sono pilastri della reputazione del brand di un’azienda o di un libero professionista. Mentre il logo è un’immagine distintiva, il logotipo è una rappresentazione grafica del nome dell’azienda.

Il logo può essere utilizzato su vari supporti aziendali, mentre il logotipo è spesso presente su prodotti e servizi.

La scelta tra logo e logotipo dipende dalle esigenze specifiche del business e dall’obiettivo di comunicazione del marchio.

Quanti tipi di loghi ci sono?

Il mondo dei loghi aziendali è vasto e variegato, con diverse tipologie di design che comunicano distintamente l’identità di un marchio. Dall’iconico al monogramma, ogni tipo di logo ha le sue caratteristiche uniche e il suo impatto visivo.

Di seguito esploreremo le diverse tipologie di loghi, esaminando il loro ruolo nell’identità aziendale e l’impatto che hanno sulla percezione del marchio da parte del pubblico.

Esistono quattro tipologie di logo, a seconda della soluzione grafica scelta: iconico, stemma, tipografico e inicial.

  • Il logo iconico si basa su un elemento grafico distintivo per comunicare efficacemente l’identità del marchio. Può raffigurare oggetti reali o astrazioni, fornendo un impatto visivo potente e distintivo, come nei casi di Nike e Microsoft.
  • Lo stemma combina l’elemento figurativo con il lettering in un’immagine compatta. Spesso usato nello sport e nell’automobilismo, offre una comunicazione istantanea, sebbene la sua versatilità possa essere limitata.
  • Il logo tipografico si concentra interamente sul lettering, facilitando l’associazione tra il nome e il marchio, come nel caso della Coca-Cola. Questo approccio è visivamente impattante e facilmente riconoscibile.
  • Il logo inicial utilizza sigle grafiche, offrendo un’estetica compatta e versatile. È spesso scelto da marchi con nomi lunghi o complessi, come HP e H&M, per la sua organicità e versatilità.

Quali caratteristiche deve avere un logo per essere efficace?

Un logo efficace è più di un semplice simbolo grafico; è la sintesi visiva dell’intera identità aziendale, un messaggero che comunica con il pubblico senza bisogno di parole. Per raggiungere tale efficacia, un logo efficace deve possedere diverse caratteristiche chiave:

  • Distintività: Il logo deve essere unico e riconoscibile tra la folla, distinguendosi dagli altri nel suo settore.
  • Memorabilità: Deve lasciare un’impressione duratura nella mente dei consumatori, affinché possa essere richiamato facilmente.
  • Adattabilità: Il logo deve funzionare su una varietà di piattaforme e materiali, mantenendo la sua chiarezza e leggibilità.
  • Coerenza: Deve riflettere fedelmente i valori, la missione e la personalità del marchio, garantendo coerenza con l’identità aziendale.
  • Leggibilità: Anche quando ridotto alle dimensioni più piccole, il logo deve rimanere comprensibile e leggibile, garantendo la sua visibilità su diversi supporti e dispositivi.

Considerando queste caratteristiche durante il processo di progettazione, è possibile creare un logo che non solo catturi l’attenzione, ma che si distingua per la sua efficacia nell’identificare e comunicare il marchio ai consumatori.

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