Ciao! Sono Chat GPT, un modello di linguaggio avanzato sviluppato da OpenAI. Sono stato addestrato su un vasto corpus di testo in modo da poter comprendere e generare testo in diverse lingue e in diversi contesti.

Sì, è successo.

L’intelligenza artificiale ci parla come fosse un interlocutore in carne e ossa dietro lo schermo e la tastiera di pc, smartphone e tablet.

In questo articolo esploreremo come Chat GPT e il marketing conversazionale possono rappresentare un upgrade fondamentale per la comunicazione uomo-macchina, concretizzando il futuro del customer engagement e del marketing digitale.Chat GPT e marketing conversazionale - 1

“Chi è” Chat GPT e i vantaggi della sua tecnologia

Negli ultimi anni, la comunicazione uomo-macchina è diventata sempre più centrale nella vita quotidiana e nelle attività di business. Grazie all’evoluzione della tecnologia, oggi è possibile interagire con chatbot e assistenti virtuali in modo sempre più naturale ed efficace.

In questo contesto, Chat GPT si presenta come un modello di linguaggio rivoluzionario, in grado di comprendere e produrre testi in modo simile a come lo farebbe un essere umano. In combinazione con il marketing conversazionale, Chat GPT sta trasformando la comunicazione uomo-macchina, offrendo nuove opportunità per migliorare l’interazione con i clienti, personalizzare l’esperienza utente e automatizzare alcune attività di marketing.

Quali sono gli aspetti più interessanti del suo funzionamento?

  • comprensione del linguaggio naturale in modo simile a come lo farebbe un essere umano, riconoscendo significato e contesto di parole e frasi
  • capacità di generare testo di altà qualità, coerente e leggibile, in modo autonomo in base a un input e utilizzabile nei più svariati contesti (non solo linguistici, ma anche più tecnici)
  • conoscenza di molti argomenti diversi grazie all’addestramento su un enorme database di testi e informazioni
  • disponibilità a rispondere a domande e richieste in tempo reale e personalizzando l’esperienza utente tanto da soddisfare esigenze e preferenze
  • automatizzare alcune attività di marketing come l’invio di email, la creazione di contenuti per i social media e la gestione di messaggi di supporto
  • ridurre i costi, in termini di tempo per svolgere attività e di efficienza, alleggerendo alcune operazioni aziendali

Siamo tutti d’accordo quindi nel dire che l’interazione uomo-macchina, grazie a questo nuovo “consulente virtuale”, sta facendo davvero enormi salti in avanti!

Come le aziende utilizzano Chat GPT per fare marketing

E cosa stanno facendo le aziende? Stare a guardare non sarà più possibile.

“Il tempo è relativo, il suo unico valore è dato da ciò che noi facciamo mentre sta passando.”

Lo diceva Albert Einstein, ma queste parole sono più attuali che mai. Rimanere estranei potrebbe creare difficoltà a coloro che mirano a competere sul mercato, escludendo a possibili nuove opportunità di crescita.

Ecco perché le aziende stanno imparando a utilizzare queste tecnologie: per offrire ai clienti servizi più efficienti e più mirati, automatizzando alcuni processi per risparmiare tempo, denaro e risorse, aumentando la propria produttività quindi e cercando di raggiungere i propri obiettivi di business prima di altri.

Non solo: l’utilizzo di tecnologie avanzate, capaci di analizzare enormi quantità di dati, consente anche di identificare tendenze e modelli che potrebbero essere difficili da rilevare in altro modo. Oggi ciò che più conta è saper prendere decisioni migliori e più informate; per il “benessere” della strategia di marketing, ma anche delle proprie attività commerciali.

Di seguito qualche esempio di come le aziende stanno utilizzando Chat GPT e altre tecnologie simili per migliorare la loro strategia di marketing.

  • Chatbot: Gli assistenti virtuali basati su Chat GPT migliorano l’esperienza degli utenti durante gli acquisti online, fornendo informazioni sui prodotti, rispondendo a domande e offrendo raccomandazioni personalizzate.
  • Personalizzazione dell’esperienza utente: Grazie alla tecnologia di Chat GPT, le aziende possono offrire un’esperienza utente altamente personalizzata, comprendendo meglio i bisogni dei clienti attraverso l’analisi dei dati e le interazioni con i chatbot.
  • Automazione della pubblicità: L’automazione della pubblicità utilizzando Chat GPT consente alle aziende di ottimizzare le campagne pubblicitarie, raggiungendo il pubblico giusto al momento giusto e aumentando l’efficacia delle loro strategie di marketing.
  • Analisi dei dati: La tecnologia di Chat GPT facilita l’analisi dei dati dei clienti, consentendo alle aziende di sviluppare strategie di marketing più efficaci basate su conclusioni accurate sui comportamenti dei clienti e sulle tendenze di mercato.
  • Creazione di contenuti: Chat GPT è utilizzata per la creazione efficiente e personalizzata di contenuti di marketing, come articoli per blog, e-mail e post sui social media, per coinvolgere in modo più efficace il proprio pubblico di riferimento.

Cosa sono i chatbot?

I chatbot sono software automatici progettati per simulare una conversazione con i tuoi clienti. Il loro scopo principale è quello di replicare un comportamento umano, risultato che vede miglioramenti sensibili grazie al costante progresso delle tecnologie e che ha portato a generare risposte automatiche sempre più precise.

L’obiettivo dei chatbot (“chat-bot”, ovvero “robot” che “chattano”) è prendere per mano i visitatori del tuo sito aziendale, o delle tue pagine social, e guidarli a trovare più facilmente quello che cercano, migliorando la loro user experience, ovvero la loro esperienza di navigazione ed interazione virtuale con l’azienda..

La strategia è semplice: dare libertà di eseguire ricerche in autonomia, indirizzando però verso la scelta che noi consideriamo migliore.

Marketing conversazionale: modalità di funzionamento

Abbiamo quindi capito che il marketing conversazionale può essere realizzato grazie alle Chat che consentono alle aziende di interagire e mantenere una relazione con i propri clienti.

Ma quali alternative esistono?

Ad oggi le tecnologie connesse alle chat possono avere 3 modalità di funzionamento:

1 – La prima è quella più tradizionale e più diffusa: si riceve nella propria chat una notifica all’avvio della conversazione con l’utente e si inizia ad interagire in tempo reale fornendogli assistenza. L’interazione deve essere fatta manualmente da un operatore che risponde alle domande in chat.

In questa situazione dobbiamo ricordarci che l’obiettivo – da tenere sempre a mente – è che non dobbiamo forzare la vendita, ma fornire aiuto e supporto all’utente. Creare un conversazione di qualità per trasformare i prospect in clienti.

2 –  La seconda modalità mette in gioco i chatbot: come ti anticipavo, si tratta della possibilità di dare risposte tramite l’utilizzo della chat anche in assenza di una persona fisica che legge le domande dell’utente e scrive le risposte.

Come è possibile questo?

Sulla base delle tecnologie di natural language processing – processo informatico di trattamento automatico delle informazioni scritte o parlate –  il testo inserito dall’utente viene processato da un algoritmo che indirizza verso la risposta.

Esempi ben conosciuti che fanno ampio utilizzo del natural language processing sono Siri – assistente Apple – o Cortana – assistente Microsoft.

3 – Abbiamo anche una terza modalità, che è una possibilità di mezzo, che prevede un percorso fatto di domande e risposte multiple tra cui scegliere, per individuare l’esigenza e fornire materiali utili a risolverla, o comprendere l’esigenza e ricontattare in seguito l’utente.

Imparare dai migliori

La rivincita dei robot: ovvero, i segreti del marketing conversazionale

Una volta comprese le modalità di funzionamento del marketing conversazionale, non ci resta che ispirarci a chi ha saputo applicarlo nella maniera migliore.

Analizzare le strategie vincenti di grandi aziende può aiutarci a capire meglio le potenzialità inespresse del nostro brand.

Ecco alcuni esempi di aziende che hanno migliorato le loro prestazioni con questa strategia:

eBay – L’azienda ha creato uno dei più avanzati chatbot di eCommerce dei nostri tempi integrando il marketing conversazionale con la ricerca vocale.

I bot ti aiutano nella ricerca del prodotto e nell’acquisizione delle informazioni che necessiti, facilitando e velocizzando l’acquisto.

Lyft – Il principale competitor di Uber è un ottimo esempio di connubio tra vecchi servizi e nuove possibilità tecnologiche: gli utenti utilizzano il sito per richiedere passaggi e prenotare spostamenti, e i chatbot di Lyft aiutano chi ne fruisce in fase di prenotazione a mettersi in contatto con i conducenti.

I 3 vantaggi del Marketing Conversazionale

La rivincita dei robot: ovvero, i segreti del marketing conversazionale

Una volta visti esempi concreti una domanda sorge spontanea:

Che benefici potrei trarne per la mia azienda?

Il marketing conversazionale ti permette di essere sempre presente per i tuoi clienti e rispondere alle loro esigenze, il che ti porta ad avere tre grandi vantaggi:

Giudice Google – è risaputo, Google ti premia con un miglior posizionamento sul motore di ricerca se sai rispondere alle esigenze degli utenti. L’opportunità di sapere cosa cercano ti consente di ottimizzare la tua piattaforma, migliorando il sito in ottica SEO.

Ad ogni domanda, una risposta – La chat ti permette di poter dare risposte dirette al tuo cliente. Potrai così avere suggerimenti per migliorare l’esperienza di navigazione e dare valore alle giuste parole chiave.

Ottimizzare il CRM – L’ottimale utilizzo dei chatbot prevede che i dati vengano prelevati e salvati direttamente nel software CRM di tuo utilizzo.

Questa possibilità ti permette di aiutare la parte commerciale a migliorare i processi di lead scoring – strategia utilizzata per classificare i potenziali clienti su una scala di valore, secondo specifiche caratteristiche.

Quest’ultimo vantaggio ci porta a migliorare l’efficacia delle nostre campagne di marketing.

I limiti attuali dei modelli di linguaggio avanzato

Ma non è tutto oro quello che luccica… Pur parlando di linguaggio avanzato, infatti, siamo ancora lontani da una parvenza di “perfezione”. Lo dice la stessa tecnologia che se interrogata sul proprio presente esprime con umiltà le sue attuali mancanze.

La capacità di Chat GPT è limitata dall’apprendimento automatico, richiedendo molti dati e potenza di elaborazione, quindi potrebbe non essere in grado di comprendere completamente o rispondere in modo preciso.

Il modello di Chat GPT si basa su schemi statistici anziché sulla comprensione semantica. Potrebbe non cogliere il significato più profondo o non rispondere a domande che richiedono una conoscenza più avanzata e aggiornata di un argomento.

Infine, c’è anche il rischio di pregiudizi algoritmici, in cui il modello di linguaggio potrebbe replicare involontariamente gli stereotipi o le discriminazioni presenti nei dati di addestramento. Ciò potrebbe avere conseguenze negative sulla comprensione e sulla comunicazione tra le persone.

Anche se i modelli di linguaggio come quello di Chat GPT hanno molte potenzialità, c’è ancora molto lavoro da fare per superare le limitazioni e affrontare le sfide che sorgeranno lungo il cammino.

Tuttavia va sottolineato, con altrettanta umiltà nostra, che ciò che esiste è già molto oltre le aspettative che potevamo immaginare!

Le sfide etiche e di privacy

Come modello di linguaggio artificiale chat GPT non ha una vera e propria capacità di empatia, poiché non è in grado di provare emozioni o sentimenti come farebbe un essere umano.
Tuttavia, ci sono alcuni modi in cui questa tecnologia può essere utile per migliorare l’esperienza dell’utente e la comunicazione in generale. Ad esempio, può essere utilizzato per personalizzare le interazioni con gli utenti, fornendo loro contenuti e risposte pertinenti in base alle loro esigenze e preferenze.

Molti esperti del settore stanno esplorando l’idea di includere una maggiore empatia nei modelli di linguaggio e nei sistemi di intelligenza artificiale in generale. Questo potrebbe comportare lo sviluppo di algoritmi che imitano le capacità di riconoscere e rispondere alle emozioni umane, migliorando l’interazione uomo-macchina.

Chat GPT e marketing conversazionale - 2

E la privacy? Perché può considerarsi un “problema”, ma soprattutto in che senso?

  • Raccolta e utilizzo dei dati personali: le tecnologie di linguaggio artificiale richiedono una grande quantità di dati per funzionare correttamente. Ciò significa che gli utenti devono fornire dati personali per utilizzare tali servizi. Questi dati possono includere informazioni come il nome, l’indirizzo e-mail, l’indirizzo IP e il comportamento online.
  • Trasmissione dei dati: quando gli utenti interagiscono con strumenti di linguaggio artificiale, le loro interazioni e i loro dati personali vengono trasmessi attraverso internet. Ciò significa che esiste il rischio che questi dati vengano intercettati o rubati da terze parti.
  • Trattamento dei dati: una volta che i dati personali vengono raccolti, ci sono anche preoccupazioni riguardo a come verranno utilizzati e trattati. Ad esempio, le aziende potrebbero utilizzare i dati per scopi pubblicitari o di profilazione, il che potrebbe creare problemi di privacy e di sicurezza.
  • Responsabilità: le aziende che utilizzano tecnologie di linguaggio artificiale sono tenute a proteggere i dati dei propri utenti e ad adottare misure adeguate per prevenire eventuali violazioni della privacy. Tuttavia, in molti casi, potrebbero non essere in grado di garantire la sicurezza dei dati degli utenti.

Il futuro della comunicazione uomo-macchina

Dal momento in cui i chatbot sono entrati nella nostra vita a oggi, in cui il marketing conversazionale si è arricchito di questi nuovi tool di linguaggio artificiale, è passato pochissimo tempo; tempo in cui la relazione tra aziende e clienti è diventata sempre più protagonista nel mondo di coloro che lavorano nel e per il Digital Marketing.

Se l’obiettivo non è cambiato, ciò che si sta trasformando è la modalità in cui questo rapporto continua a crescere ed evolvere. Chat GPT, nello specifico, permette la gestione di grandi volumi di conversazioni, migliora l’esperienza cliente e riduce i costi operativi.

Noi che come agenzia miriamo anche e sempre di più a un dialogo autentico e personalizzato con i nostri clienti stiamo imparando a sfruttare i nuovi orizzonti del marketing conversazionale per aiutarli a raggiungere, sempre più velocemente, i propri obiettivi di business.

Questo non significa sostituire la comunicazione umana con risposte date da una macchina, ma comprendere i limiti che il nostro sguardo umano ha, se paragonato alle potenzialità della tecnologia più avanzata.

Ciò che è utile è e sarà saper utilizzare gli strumenti a disposizione a nostro vantaggio,
utilizzandoli con giudizio ed educazione 🙂

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