Nell’era digitale in cui viviamo, l’accessibilità ai siti web e ai contenuti online è diventato un aspetto fondamentale della vita quotidiana.

Tuttavia, per le persone con disabilità, l’esperienza di navigare su siti web può essere ostacolata da barriere che ne limitano la fruibilità. È qui che entra in gioco il concetto di “accessibilità” dei siti web.

In questo articolo esploreremo in che modo la Legge Stanca abbia rivoluzionato il panorama digitale europeo, rendendo l’accessibilità dei siti web un punto degno di molta attenzione da parte delle istituzioni e delle aziende di un certo rilievo finanziario.

Legge Stanca: la rivoluzione dell’accessibilità

Nel panorama legislativo italiano, la Legge Stanca, ufficialmente la “Legge 4/2004“, è stata una pietra miliare per l’accessibilità digitale. Introdotta nel 2004, prende il nome dal suo promotore, Roberto Stanca, ed è stata ideata per assicurare l’accesso paritario ai contenuti online per tutti, indipendentemente dalle loro abilità. Inizialmente rivolta ai siti governativi, la legge è stata successivamente estesa alle aziende europee che superano i 500 milioni di euro di fatturato.

Questa legge ha rappresentato un’importante chiave di volta nel settore digitale, riconoscendo l’accesso ai siti web come un diritto universale. Ha sottolineato l’importanza di eliminare le barriere che limitano la lettura delle informazioni e dei servizi online, aprendo le porte a un mondo digitale più inclusivo. La Legge Stanca ha collocato l’Italia tra i paesi all’avanguardia nell’affrontare le sfide dell’accessibilità online.

L’etica dell’accessibilità dei siti web

L’accessibilità siti web va ben oltre l’adempimento di un obbligo legale. Rappresenta un passo importante verso l’inclusione in un settore così ampio, ma nello stesso tempo particolare, di tutte le persone. L’etica gioca un ruolo chiave in questo contesto: consentire a chiunque, indipendentemente dalle loro capacità fisiche o cognitive, di accedere alle risorse online è un atto di giustizia digitale. Implementare l’accessibilità dimostra sensibilità e rispetto per i diritti di ogni individuo di partecipare pienamente al mondo online; un mondo di cui oggi difficilmente potremmo fare a meno, anche nella quotidianità.

Questa prospettiva etica è sostenuta da una serie di trattati internazionali e normative che sottolineano l’importanza dell’accesso paritario.
Ad esempio, la Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità (CRPD) sottolinea il diritto all’accesso alle informazioni e alle comunicazioni, incluso l’ambito digitale.

L’accessibilità web, quindi, non è solo una questione tecnica, ma un impegno morale che riflette il valore dell’uguaglianza e la parità di diritto.

I benefici dell’accessibilità

Oltre al suo valore etico, l’accessibilità nei siti web offre una serie di benefici tangibili.

  • Un sito accessibile è più usufruibile non solo dalle persone disabili, ma anche da anziani, utenti con connessioni lente e qualsiasi individuo che desideri una navigazione più agevole. Ciò si traduce in un pubblico più ampio, migliorando l’esperienza dell’utente e aumentando il coinvolgimento complessivo.
  • Contribuisce positivamente all’ottimizzazione dei motori di ricerca (SEO). I motori di ricerca considerano l’accessibilità come un fattore degno di nota e prestigio nella classificazione dei siti web. Strutturare i contenuti in modo accessibile migliora la capacità di indicizzare e comprendere il sito, aumentando la visibilità online.
Accessibilità siti web: la chiave per un’inclusione digitale

Implementazione dell’accessibilità: fasi, dettagli tecnici e strategie

L’accessibilità di un sito web può essere garantita sia durante la fase di progettazione che nelle successive fasi di sviluppo e aggiornamento. Ciò richiede l’implementazione di dettagli tecnici mirati. Ad esempio:

  • l’uso corretto di tag HTML per le immagini e i video
  • l’uso di CSS per controllare la presentazione, senza compromettere la struttura,
  • la strutturazione corretta dei contenuti per facilitare la lettura da parte degli screen reader
  • l’assenza di elementi che possano causare confusione o sovraccaricare sensorialmente l’utente

Inoltre, esistono diverse strategie per garantire l’accessibilità di un sito web.

Test di accessibilità di un sito web

Una delle pratiche fondamentali è l‘uso di test di accessibilità, strumenti che aiutano a identificare aree problematiche e suggerire soluzioni.

  • L’adozione di un design responsive, che si adatta a diversi dispositivi e dimensioni dello schermo, è un altro passo importante.
  • La scelta di colori ad alto contrasto e la creazione di contenuti multimediali sottotitolati o con interpreti della lingua dei segni ampliano ulteriormente l’accessibilità.

L’approccio “mobile-first” rappresenta un’altra strategia chiave.
Poiché sempre più persone accedono ai contenuti online tramite dispositivi mobili, garantire che il sito sia accessibile anche su piccoli schermi e con interazioni touch è fondamentale per includere un’ampia gamma di utenti.

Strumenti di valutazione dell’accessibilità

Un aspetto cruciale nell’assicurare l’accessibilità è l’utilizzo di strumenti di valutazione.
Essi eseguono analisi automatiche dei siti web per identificare errori comuni di accessibilità. 

Ad esempio, “WAVE”, “axe” e Accessiway.com sono strumenti ampiamente utilizzati per rilevare problemi e fornire raccomandazioni di correzione.
Tuttavia, è importante sottolineare che gli strumenti automatici non possono sostituire l’esperienza di utenti con disabilità reali che interagiscono con il sito.

Chiaro è, quindi, che di soluzioni strategiche che rendono la fruizione dei siti web più facile e il mondo digital un “posto per tutti” ne esistono. Ma…cosa ci riserverà il futuro? 🙂

 Le linee guida del W3C

Quale sarà il riferimento tecnico per la nascente legge italiana sull’accessibilità? Molto probabilmente le specifiche italiane deriveranno dalle raccomandazioni internazionali sull’accessibilità del Web Accessibility Initiative (WAI). Ciò consentirebbe di evitare il rischio di ritardi e soluzioni non uniformi e di promuovere un approccio condiviso a livello globale verso l’accessibilità digitale.

Il WAI, parte integrante del World Wide Web Consortium (W3C), è stato creato con l’obiettivo di rendere il Web accessibile a tutti: iniziativa che, nel corso degli anni, ha prodotto una serie di raccomandazioni tecniche, tra cui le Web Content Accessibility Guidelines (WCAG) o “Linee guida per l’accessibilità dei contenuti Web“.
Queste linee guida hanno raggiunto la versione 1.0 nel maggio 1999 e rappresentano il documento normativo ufficiale: uno strumento fornito agli sviluppatori per rendere accessibili contenuti e tecnologie web.
Mentre la versione 2.0 delle WCAG è in fase di sviluppo, le WCAG 1.0 restano la fonte normativa principale.

Le WCAG sono organizzate attorno a quattro principi fondamentali, noti come P.O.U.R., che rappresentano le iniziali di:

Perceivable (Percepibile): i contenuti devono essere presentati in modo che possano essere percepiti da tutti, comprese le persone con disabilità sensoriali. Ciò include l’uso di testi alternativi per le immagini, sottotitoli per i video e la possibilità di navigare attraverso il contenuto senza affidarsi solo ai colori.

Operable (Operabile): gli utenti devono poter interagire con i contenuti e navigare nel sito in modo agevole, compresi coloro che utilizzano dispositivi di navigazione assistita come tastiere o screen reader. Questo principio si riferisce anche alla navigabilità intuitiva e alla facilità di utilizzo delle interfacce.

Understandable (Comprensibile): l’informazione e il funzionamento del sito devono essere comprensibili per tutti gli utenti. Le linee guida sotto questo principio si concentrano sulla chiarezza del testo, sulla struttura logica del contenuto e sulla prevenzione di errori evitabili.

Robust (Robusto): i contenuti devono essere resi disponibili in modo affidabile e compatibile con una varietà di tecnologie, tra cui browser e dispositivi assistivi. Questo principio mira a garantire che i contenuti rimangano accessibili nel tempo e con l’evoluzione delle tecnologie.

Le WCAG includono diversi livelli di conformità, definiti come A, AA e AAA. Il livello AA è spesso considerato come il minimo accettabile per dimostrare un impegno serio verso l’accessibilità.

L’impegno dell’agenzia: un’inclusione consapevole

Per un’agenzia sensibile all’accessibilità, la promozione e l’implementazione di siti web accessibili possono rappresentare un tratto distintivo. Comunicare questo impegno al proprio pubblico non solo rafforza l’immagine dell’agenzia, ma dimostra anche una consapevolezza delle sfide che le persone con disabilità affrontano online.

Un approccio inclusivo può ampliare la base di clienti e sostenitori, creando un impatto positivo sulla reputazione aziendale.

È anche importante riconoscere che l’accessibilità è un processo continuo. Mantenere un sito accessibile richiede monitoraggio costante, aggiornamenti tecnologici e adattamenti in risposta alle evoluzioni delle esigenze degli utenti.

Conseguenze dell’inaccessibilità digitale

Al contrario, cosa può costare a una realtà pubblicamente impegnata la mancanza di accessibilità nei siti web?

Sicuramente si parla di conseguenze significative, sia in termini etico-morali che fattuali.
La mancanza, infatti, può colpire sia chi è disabile, sia coloro che dovrebbero provvedere a colmare la disparità:

  • le persone con disabilità possono essere escluse dalla partecipazione online, limitando le opportunità di apprendimento, comunicazione e interazione sociale. Ciò rappresenta una forma di discriminazione e può portare a una crescente disparità digitale.
  • per le aziende che trascurano l’accessibilità la possibilità di subire perdite economiche a causa della mancata fidelizzazione dei clienti e delle azioni legali per non conformità normative è quasi scontata.
Accessibilità siti web: la chiave per un’inclusione digitale

Verso l’accessibilità dei siti web: educazione e consapevolezza

Un passo significativo verso un mondo digitale più accessibile è l’educazione. La sensibilizzazione delle persone su come progettare e sviluppare contenuti accessibili è essenziale. Corsi, webinar e risorse online possono contribuire a diffondere le competenze necessarie tra i progettisti e gli sviluppatori web. La creazione di una cultura aziendale che abbraccia l’accessibilità come parte integrante del processo di sviluppo può fare la differenza nel lungo termine.

 Vediamo quindi come grandi realtà viventi nel mondo digital hanno considerato e implementato l’accessibilità nel proprio modus operandi (oltre che in obiettivi e risultati).

Successi e case study

Le storie di successo e i case study nell’ambito dell’accessibilità web ci mostrano come un impegno concreto verso l’accessibilità possa produrre risultati tangibili e significativi. Queste aziende e istituzioni rappresentano esempi illuminanti di come l’attenzione all’accessibilità abbia avuto un impatto positivo sulle esperienze digitali degli utenti.

  1. Southwest Airlines: l’accessibilità come vantaggio competitivo

Southwest Airlines, una delle maggiori compagnie aeree degli Stati Uniti, ha dimostrato come l’accessibilità possa tradursi in un vantaggio competitivo. Migliorando l’accessibilità del proprio sito web, la compagnia ha aumentato la soddisfazione dei clienti e ha attratto un pubblico più ampio. Grazie a modifiche come testi alternativi per le immagini, colori ad alto contrasto e una navigazione semplificata, Southwest ha creato un ambiente digitale più accogliente per tutti, compresi coloro che utilizzano screen reader o altre tecnologie assistive.

  1. BBC: pionieri dell’accessibilità

La British Broadcasting Corporation (BBC) è stata una delle aziende che ha abbracciato l’accessibilità digitale fin dai suoi albori. Ha sviluppato un sistema di design noto come “GEL” (Global Experience Language), che ha permesso di creare siti web e app accessibili in tutto il mondo. Questa iniziativa ha migliorato l’esperienza degli utenti, indipendentemente dalle loro capacità, e ha dimostrato l’importanza di fare dell’accessibilità una priorità fin dall’inizio dei progetti digitali.

  1. Microsoft: tecnologie per l’inclusione

Microsoft ha dimostrato un impegno costante nell’integrazione dell’accessibilità nelle sue tecnologie. Prodotti come il sistema operativo Windows e la suite Office includono funzionalità di accessibilità avanzate. Inoltre, l’azienda ha sviluppato strumenti come “Seeing AI”, un’app che utilizza l’intelligenza artificiale per descrivere il mondo alle persone con disabilità visive. Questi sforzi non solo dimostrano l’impegno sociale di Microsoft, ma anche che l’accessibilità può andare di pari passo con l’innovazione tecnologica.

  1. Banco do Brasil: accessibilità finanziaria

Banco do Brasil ha dimostrato come le istituzioni finanziarie possono migliorare l’accessibilità dei propri servizi online. La banca ha implementato una serie di miglioramenti, tra cui l’uso di testi alternativi per le immagini e la strutturazione corretta dei contenuti. Questi cambiamenti hanno reso più facile per le persone con disabilità accedere alle informazioni finanziarie e compiere transazioni online in modo autonomo.

  1. Apple: tecnologia per tutti

Apple è stata pioniera nel rendere le sue tecnologie accessibili a un’ampia varietà di utenti. Prodotti come iPhone, iPad e Mac includono funzionalità di accessibilità integrate, come lo screen reader VoiceOver e il supporto per gli utenti con disabilità motorie. L’approccio di Apple dimostra come l’accessibilità può essere incorporata nel design stesso dei prodotti, consentendo a un’ampia gamma di utenti di godere appieno delle tecnologie più avanzate.

6. Ferrari: evidenti passi e un pallino blu verso l’accessibilità

Ferrari, celebre casa automobilistica di lusso e corse, ha dimostrato un impegno significativo nell’accessibilità del proprio sito web. Il design evidenzia l’accessibilità con testi alternativi e alto contrasto. La compatibilità con tecnologie assistive è stata implementata, facilitando l’uso per disabili visivi o cognitivi. Sottotitoli per video e contenuti multimediali accessibili migliorano l’esperienza per persone con difficoltà uditive. Il “pallino blu”, un elemento che appare su diverse pagine, non è solo un elemento decorativo, ma rappresenta un link di accessibilità. Cliccando su di esso, gli utenti possono accedere a un menu speciale progettato per migliorare la navigazione, fornendo opzioni di personalizzazione per adattare il sito alle esigenze di chiunque. Test continui e feedback di utenti con disabilità ottimizzano l’accessibilità.

L’accessibilità dei siti web è obbligatoria?

La Legge Stanca, valida oggi per le pubbliche amministrazioni, le imprese che offrono servizi pubblici e i “soggetti erogatori” (ovvero le realtà con fatturato medio annuo di almeno 500 milioni di euro), diverrà obbligatoria dal 2025 per tutti, a eccezione delle microimprese: quelle che occupano meno di 10 persone e realizzano un fatturato in un anno minore a 2 milioni di euro. 

E cosa succede se non si rispettano le norme per l’accessibilità?

Essere “accessibili” è sì un dovere etico, ma ignorare le linee guida e non essere conformi comporta anche qualche rischio dal punto di vista economico. Le imprese non accessibili potrebbero addirittura perdere fino al 20% dei guadagni e subire sanzioni che possono raggiungere il 5% del fatturato annuo.

Il futuro dell’accessibilità: innovazioni e progressi continui

L’accessibilità web è in continua evoluzione, guidata da nuove tecnologie e dall’innovazione nel settore digitale.
Guardando al futuro, quali sono le tendenze emergenti che promettono di ampliare ulteriormente l’accessibilità e l’inclusione online?

  1. Intelligenza Artificiale (IA) e tecnologie vocali

L’intelligenza artificiale gioca un ruolo cruciale nell’evoluzione dell’accessibilità. L’IA può essere impiegata per migliorare le tecnologie di riconoscimento vocale e di traduzione automatica, consentendo alle persone con disabilità di interagire con i contenuti digitali in modi nuovi e innovativi. I dispositivi di assistenza vocale, come gli altoparlanti intelligenti, stanno diventando sempre più accessibili e potrebbero aprire nuovi orizzonti per l’interazione digitale.

  1. Realtà Virtuale (VR) e Realtà Aumentata (AR) accessibili

La VR e l’AR hanno il potenziale per trasformare completamente le esperienze digitali. Mentre queste tecnologie stanno guadagnando popolarità nei settori dell’intrattenimento e dell’istruzione, è importante che vengano sviluppate in modo accessibile sin dall’inizio. Ciò potrebbe comportare l’implementazione di feedback tattili per chi ha difficoltà visive o l’uso di comandi vocali per l’interazione nelle esperienze immersive.

  1. Più strumenti di intelligenza artificiale per l’accessibilità

Oltre al riconoscimento vocale, l’IA può essere sfruttata per migliorare la comprensione del contenuto multimediale da parte delle persone con disabilità sensoriali. La generazione automatica di sottotitoli, la descrizione vocale dei contenuti visivi e la traduzione in tempo reale delle lingue dei segni potrebbero diventare sempre più sofisticati grazie a questa nuova tecnologia.

  1. Standard globali per un mondo digital più accessibile

Mentre molti paesi hanno leggi e linee guida specifiche sull’accessibilità, l’adozione di standard globali potrebbe semplificare il processo di sviluppo e valutazione. Queste linee guida condivise consentirebbero una maggiore coerenza nell’accessibilità dei siti web a livello internazionale e agevolerebbero la condivisione di conoscenze e pratiche migliori.

  1. Educazione e collaborazione

L’educazione continua sarà fondamentale per garantire che i professionisti del settore digitale rimangano aggiornati sulle ultime tendenze e best practice in materia di accessibilità. La collaborazione tra designer, sviluppatori, utenti con disabilità e organizzazioni di advocacy rappresenterà un aspetto chiave per affrontare sfide emergenti e creare soluzioni innovative.

Un’inclusione senza limiti

Nel lungo periodo, l’obiettivo dell’accessibilità dovrebbe essere quello di creare un’esperienza digitale che non solo rimuova le barriere, ma che celebri e valorizzi le diversità. Una tale visione richiede un approccio olistico che supera le sfide tecniche e affronta il problema delle ancora esistenti barriere culturali e attitudinali che oggi possono limitare l’accesso.

Il futuro dell’accessibilità web, quindi, è più che promettente. L’innovazione tecnologica, insieme a un impegno continuo per l’uguaglianza digitale, possono portare a un ambiente online che accoglie tutti gli utenti, indipendentemente dalle loro condizioni fisiche e mentali. 

L’accessibilità non è solo una questione tecnica, ma una filosofia di vita (digitale) che ci invita a costruire un mondo online più inclusivo e rispettoso delle diverse prospettive e potenzialità di ogni individuo.

Che ne pensi di questa tematica? Ti sei mai chiesto come poter costruire il tuo sito web accessibile a chiunque desideri conoscere il tuo brand e la tua realtà?
Sensibili e attenti a questo tema, come a tutto ciò che ruota attorno al mondo digital, siamo qui per aiutarti…

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